Circo Kafka
da Il processo di Franz Kafka
con Roberto Abbiati
e la partecipazione di Johannes Schlosser
regia di Claudio Morganti
musiche di Claudio Morganti e Johannes Schlosser
realizzazione scene Laboratorio del Teatro Metastasio
macchinista costruttore Marco Mencacci
produzione Teatro Metastasio di Prato, TPE - Teatro Piemonte Europa
in collaborazione Armunia residenze artistiche
prima assoluta, Teatro Magnolfi, 11 febbraio 2020
Lo spazio scenico è un surrogato di circo.
È il dramma di K, o forse la commedia di K, che si sveglia e trova poliziotti vestiti di tutto punto nella sua camera.
Alle persone che ogni giorno si alzano per andare a lavorare, cose del genere possono anche succedere e possono succedere anche ai ladri di polli ma ai delinquenti blasonati no, lì è più difficile perché loro comandano.
Dunque, una mattina K si sveglia e trova due poliziotti vicino al suo letto.
"Beh spiegatemi il motivo della vostra invasione in camera mia!"
"Niente. Proprio niente, non possiamo dirle niente".
Kafka immaginò questa situazione negli anni venti e oggi potremmo anche riderne pensandoci, ma se ci pensiamo un po’ meglio oggi è come allora e oggi non c’è proprio niente da ridere.
Puoi bussare alla porta del tuo giudice insistentemente, bussare all’aula di giustizia nascosta in una soffitta, ti può capitare che la giustizia ti riceva ma non ti informa di nulla. Nulla, e tu aspetti in silenzio.
E tutto diventa un circo di marionette, di trapezisti e animali impagliati.
E nel circo accoltellano K, che per l’occasione si è messo i guanti bianchi. Nel circo degli animali impagliati la giustizia si diverte.
evento realizzato in occasione dei 100 anni dalla morte di Franz Kafka