Pigiami

testo di Nino D’Introna, Graziano Melano, Giacomo Ravicchio
con Pasquale Buonarota, Alessandro Pisci
regia Nino D’Introna, Giacomo Ravicchio
scenografie e costumi François Chanal
produzione Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus

uno spettacolo dai 4 anni in su
durata: 60 minuti

PIGIAMI è uno spettacolo che non privilegia la narrazione ma la situazione, attraverso un forte sviluppo del comportamento non verbale e del linguaggio del gioco infantile. In una semplice cornice, quale una camera da letto, ci sono soltanto due persone che giocano al teatro: due attori adulti dotati di una forte componente espressiva mimico-gestuale. La parte testuale ad oggi è stata tradotta in più lingue: esiste infatti una versione italiana, inglese, francese, spagnola e greca. Quarantanove anni e oltre 2.500 rappresentazioni in giro per il mondo, PIGIAMI prosegue la sua avventura con la medesima carica di energia scenica e innovazione teatrale, dimostrando a tutt’oggi di possedere un linguaggio sempre attuale di una rara freschezza e longevità, che ne fa un vero e proprio CLASSICO DEL TEATRO PER I GIOVANI. Nato come spettacolo per il pubblico dei più piccoli, è stato rappresentato sia per gli adulti che per i ragazzi, in diversi paesi tra cui: Italia, Francia, Gran Bretagna, Spagna, Stati Uniti, Canada, Croazia e Belgio.

PIGIAMI è un gioco teatrale, uno spettacolo un po’ speciale; non vuole raccontare una storia, ma piuttosto suggerire, quasi per caso, delle azioni. La situazione si svolge in un luogo che può essere la stanza da letto di un adulto che, nella solitudine della sera, scopre il piacere di ridiventare bambino. Poche cose: un letto, una sedia, un pigiama, i suoi vestiti, le sue scarpe e un attaccapanni. Quando cala la sera ed è ora di dormire il protagonista comincia a giocare con le sue scarpe, con i suoi pantaloni, con le sue calze e viaggia “facendo finta che” ora questi siano un vecchio, una sorella, un fratello, una montagna, due bambini, due animali. Ed ecco che, ad un certo punto, nella stanza giunge uno sconosciuto, forse un amico. I due, prima con cautela, poi sempre più affiatati, entrano l’uno nel gioco dell’altro: le idee e le azioni si incontrano e si scontrano rapidamente. Curiosità, reciproche crudeltà e tenerezze si alternano in una girandola che ha il colore dominante di una nuova amicizia. Stanchi vanno a dormire e nei letti continuano a giocare, a fingere di essere qualcuno; poi la stanchezza ha il sopravvento e giunge la notte, dolce, ad abbracciarli amorevolmente.

Un “ever-green” che invita a non perdere mai la voglia di giocare e di sognare.