Leone che striscia
uno spettacolo scritto, diretto e interpretato da Davide Giordano
in collaborazione con Riccardo Reina
foto di scena di Eduardo De Matteis con il sostegno di Associazione Malerba
Premio Eolo Award 2019
uno spettacolo dagli 11 anni in su
durata: 50 minuti + dibattito
Leonechestriscia analizza le dinamiche del bullismo senza perdere di vista la relazione tra il carnefice, le sue vittime e il gruppo con il consenso del quale, consapevole o meno, il bullo attua le proprie strategie di manipolazione.
Lo spettacolo dunque non narra il bullismo, ma prova a metterlo in scena, a riprodurne le dinamiche in un contesto protetto, pubblico, rituale, e lo fa a partire dai suoi meccanismi più sottili e banali, facendo partecipare e agire gli spettatori, che interpellati direttamente o indirettamente diventeranno complici e/o vittime del protagonista, assumendo un vero e proprio ruolo durante lo svolgimento della messinscena.
A sostenere questo delicato percorso di mimesi e presa di coscienza, che si avvicina per certi versi alle modalità dell’esperimento sociale partecipativo, un meccanismo teatrale basato su una drammaturgia “a finestre”, la quale prevede che ad ogni risposta del pubblico ci sia una serie di possibili contro risposte del protagonista, in un continuo scambio dialettico di ruoli tra attore e spettatore. Una continua interazione che condiziona ogni volta in modo diverso il procedere stesso della drammaturgia e da cui scaturisce ogni volta un evento unico e irripetibile.
Smascherare Leonechestriscia (traduzione del termine greco ‘camaleonte’) e le sue strategie, dopo esserne stati vittime e complici, conduce gli spettatori a una diversa consapevolezza dei meccanismi di potere di cui il bullismo si alimenta e che di solito subiamo in modo inconsapevole, qualunque sia il ruolo che crediamo di giocarvi.
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