Scuola di Ballo dell'Accademia della Scala

LA STRADA (SUITE)
Coreografia MARIO PISTONI
Ripresa da Guido Pistoni
Musica Nino Rota
Con la partecipazione di Mick Zeni, Zampanò
Assistenti alla coreografia
Paola Vismara, Tatiana Nikonova, Walter Madau

WINTER
Coreografia DEMIS VOLPI
Ripresa da Damiano Pettenella
Musica Antonio Vivaldi
Dal Concertoinfaminoreperviolino, archi e continuo
L'inverno”, op. 8 n. 4, RV 297
Costumi Thomas Lampertz
Assistente alla coreografia Paola Vismara

NEWSLEEP (DUET)
Coreografia WILLIAM FORSYTHE
Ripresa da Noah Gelber
Musica Thom Willems
Regia, luci e costumi William Forsythe
Maître Kathryn Bennetts
Assistente alla coreografia Walter Madau
Technical & lighting Supervisor Tanja Rühl
Sound Supervisor Marco Paderni

Estratto da  ROSSINI CARDS
Coreografia MAURO BIGONZETTI
Ripresa da Roberto Zamorano
Musiche Gioachino Rossini
Costumi Helena Medeiros
Luci Carlo Cerri
Assistenti alla coreografiaPaola Vismara, Walter Madau

Apertura di stagione con la Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala diretta da Frédéric Olivieri, per uno spettacolo che impegna i giovani talenti in una serie di coreografie di notevole difficoltà tecnica e interpretativa: Una suite da La strada di Mario Pistoni, Winter di Demis Volpi, New Sleep (Duet) di William Forsythe, entrati nel repertorio della Scuola nel 2024, e un estratto da Rossini Cards di Mauro Bigonzetti, affidato per la prima volta agli allievi scaligeri.

Lo spettacolo si inserisce nell’ambito del progetto GRAND TOUR AFAM, progetto finanziato dal MUR con fondi PNRR, con l’obiettivo di valorizzare la rete AFAM e promuovere la conoscenza del patrimonio culturale, artistico, musicale e coreutico italiano aumentandone l’attrattività internazionale.

Il programma si apre con una suite dal balletto La strada di Mario Pistoni, su musiche di Nino Rota, presentata dalla Scuola di Ballo per la prima volta al Piccolo Teatro e alla Scala nel 2024.  Nel programma di sala che accompagnava la prima esecuzione al Piermarini nel 1966, il coreografo descriveva chiaramente la grande fascinazione che aveva esercitato su di lui la possibilità di tradurre in movimenti coreografici il soggetto del film di Fellini. Così scriveva: “Il tema aveva tutte le componenti che reputo ideali per uno spettacolo coreografico: la tramutabilità a balletto dei fatti, la credibilità dei personaggi, autentici, vivi ancor oggi in certe zone del sottosviluppo, la teatralità e la stimolante convivenza fra il mondo agro ma fantastico del circo con quello crudo e realistico della vita, il tutto (cosa ballettisticamente più qualificante) impregnato di poesia, di azioni e reazioni semplici e genuine. Poteva nascere un lavoro dalle caratteristiche nuove, moderne, privo dei soliti svolazzi pseudoestetici o romantici che erano serviti in genere da supporto o pretesto per troppi balletti, inevitabilmente evasivi, del passato”. Della prima esecuzione scaligera rimangono indimenticabili le interpretazioni di Carla Fracci, commovente ed emozionante Gelsomina, e dello stesso Pistoni nel ruolo del candido e malinconico Matto. Il balletto ha conosciuto una significativa fortuna e ha visto succedersi nel ruolo di Gelsomina artiste mirabili come Oriella Dorella e Alessandra Ferri.

Guido Pistoni, nipote del Maestro romano, che dopo la morte dello zio ha curato in diverse occasioni la ripresa del balletto, ha seguito gli allievi dell’Accademia nella preparazione.

Quindi un pezzo di recente creazione, Winter, un pas de deux di Demis Volpi ideato nel 2016 per celebrare il ventesimo anniversario di Reid Anderson come direttore artistico del Balletto di Stoccarda, sulle note del Concerto in fa minore per violino, archi e continuo "L'inverno", op. 8 n. 4, RV 297 di Antonio Vivaldi. L’inverno è il protagonista della coreografia che, come spiega lo stesso Volpi, «si apre con una parte caratterizzata da movimenti rigidi e staccati danzati in uno spazio ristretto per dare la sensazione del freddo invernale. Poi lascia spazio all'incanto dei paesaggi innevati trasposti in un adagio fluido. Alla fine, la ballerina si posa a terra come un fiocco di neve che si scioglie nel calore della primavera imminente».

Si prosegue con New Sleep (Duet) di William Forsythe. È la terza volta che gli allievi della Scuola si misurano con le creazioni del grande coreografo statunitense. Dopo The Vertiginous Thrill of Exactitude e In the Middle, Somewhat Elevated, affrontano ora un elettrizzante duetto, una versione con varianti dell’originale pezzo creato nel 1987 per il San Francisco Ballet. La versione scelta per gli allievi dell’Accademia andò in scena nel 2011 per un Gala, i cui interpreti erano Katherina Markowskaja del Bayerische Staatsballett di Monaco e Noah Gelber, che ne ha curato la ripresa per la Scuola scaligera. Un pezzo in cui la cifra decostruzionista di Forsythe emerge con tutta la sua forza grazie ai movimenti off balance che sfidano l’equilibrio del corpo e ai ritmi martellanti della musica di Thom Willems, intrisi di sonorità urbane insistenti. Costumi essenziali rigorosamente total black.

Kathryn Bennetts, chiamata dal coreografo al Ballet Frankfurt nel 1989 e già sua partner ai tempi in cui danzavano per lo Stuttgart Ballet, è tornata a seguire gli allievi nella preparazione del pezzo dopo l’esperienza di In the Middle, Somewhat Elevated.

Creazione astratta, libera da qualsiasi gabbia drammaturgica, non una storia ma quadri di vite parallele: immagini, cartoline, icone drammatiche e situazioni buffe. Questo è Rossini cards, di cui gli allievi eseguiranno un estratto con cui si chiude lo spettacolo, ripreso per l’occasione da Roberto Zamorano: alla loro energia ben si addicono le pagine selezionate, dall’iniziale tavolata funambolica in cui i ballerini, seppur seduti, creano virtuosistici movimenti di capo e braccia sulle note del sestetto “Questo è un nodo avviluppato” tratto dalla Cenerentola al gran finale sull’Ouverture de La gazza ladra dove il crescendo rossiniano trova una corrispondenza ricca di suggestioni ritmiche e giocose nei passi dei danzatori, tutti abbigliati in giacca, pantaloni e basco nero, senza distinzione di genere. Espressione della musica di Gioachino Rossini, del suo ritmo incalzante ed insieme esatto e geometrico, ed in fondo di un dionisiaco vitalismo, Rossini cards nasce nel 2004 per Aterballetto e nel tempo ha conosciuto un notevole successo, con interpretazioni affidate a compagnie di assoluto prestigio. Nel 2023 Rossini cards diviene il punto di partenza di Rossini & Rossini, balletto che Bigonzetti crea per il Teatro dell’Opera di Roma in cui aveva militato come danzatore per oltre dieci anni.

 

GRAND TOUR AFAM - grandtourafam.it
Il progetto GRAND Tour AFAM, coordinato da RUFA e che coinvolge 16 partner di cui 14 istituzioni AFAM e 2 istituzioni pubbliche, a rivalere sul decreto direttoriale 124/2023 del Ministero dell’Università e della Ricerca, INTAFAM 00029, CUP I83B24000030006, intende valorizzare la rete AFAM e favorirne l’internazionalizzazione attraverso l’attivazione di esperienze, attività, programmi di comunicazione, disseminazione, sensibilizzazione, didattica, ricerca e produzione artistica finalizzati alla conservazione e promozione della cultura italiana e del made in Italy. L’intervento è diretto a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale, artistico, musicale e coreutico, nonché ad assicurarne le migliori condizioni di utilizzo e fruizione pubblica, aumentandone l’attrattività e il profilo internazionale.