Passo duo - Album
Passo duo - Ambra Senatore
SPETTACOLO IN ESCLUSIVA TOSCANA
coreografia di Ambra Senatorecon la complicità di Caterina Basso
luci Fausto Bonvini
musiche Brian Bellot
produzione delegata CCN de Nantes
produzione Aldes
progetto vincitore del Premio Equilibrio 2009 della Fondazione Musica per Roma
Passo ha due moventi: la volontà di danzare maggiormente rispetto alle mie creazioni precedenti, di cercare un movimento in dinamica e nello spazio dando fiducia al corpo, e il desiderio di dirigere un gruppo per la prima volta. Passo ruota intorno a due macroquestioni: da un lato il rapporto tra realtà e finzione, il limite tra il dentro e il fuori della scrittura scenica, tra partitura e imprevisto; dall’altro la relazione, il rapporto tra individuo e collettività. Giochiamo con la finzione teatrale e con la variazione inaspettata e continua del senso: l’inattesa deviazione della percezione è una componente del gioco teatrale e di fatto, anche la vita pone di fronte al continuo trasformarsi del senso di quello che incontriamo, chiedendoci elasticità, capacità critica e allenamento al dubbio, alla messa in discussione.”
Ambra Senatore, 2010
Passo, nella versione duo, è nato come studio, come inizio nel 2009 del progetto poi diventato nel 2010 Passo - quintetto, il mio primo spettacolo di gruppo. Da quando esiste il quintetto, non presentiamo quasi più il duo. Presentarlo a Lucca chiude un cerchio , poiché in questa città ci siamo incontrate noi due interpreti, collaborando e formandoci con Roberto Castello.
Ambra Senatore, 2023
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Album
SPETTACOLO IN ESCLUSIVA TOSCANA
progetto, interpretazione Stefano Questorio
in collaborazione con Spartaco Cortesi
produzione ALDES
con il sostegno di MIC – Ministero della Cultura, REGIONE TOSCANA / Sistema Regionale dello Spettacolo
e con la collaborazione di Versiliadanza e Teatro Cantiere Florida di Firenze
ALBUM parte da un concetto di base tanto semplice quanto rigoroso: coreografare un intero album di un gruppo rock come se fosse musica per balletto, un Lago dei Cigni la cui materia sonora è in questo caso opera dei Suicide, duo punk newyorkese degli anni 70. La puntina di un vecchio giradischi in scena percorre tutto il lato A, poi il lato B.
Il giradischi è la forza inesorabile che pilota il corpo e gli fa attraversare le sette tracce dell’album: sette ambienti, sette stanze che disegnano un universo ipnotico ed ineluttabile. Il cuore del lavoro, la traccia n. 6 Frankie Teardrop, è stato definito uno dei brani più agghiaccianti della storia del rock: […] la voce straniata di Vega narra, attraverso sussurri e grida lancinanti, la storia dell’operaio Frankie che a un certo punto esplode e uccide la moglie e il figlio prima di suicidarsi. È un atto d’accusa contro la società dei consumi che annienta l’individuo nonché uno dei brani più agghiaccianti dell’intera storia del rock. […] Hanno contribuito alla creazione di Album anche le Strategie Oblique, sistema di carte inventate da Brian Eno negli anni Settanta per veicolare la creazione di un’opera d’arte.
La prima carta estratta è stata: sii sporco.