Ballade
Lo spettacolo BALLADE ha ricevuto il Premio Danza & Danza 2022 come miglio produzione italiana.
Sotto il titolo BALLADE la MM Contemporary Dance Company, diretta da Michele Merloa, presenta un nuovo spettacolo composto da due inedite coreografie firmate da due autori italiani, Mauro Bigonzetti ed Enrico Morelli. I brani, interpretati dai danzatori della MMCDC, accompagneranno il pubblico in un viaggio tra generazioni diverse: BALLADE di Bigonzetti è un ritratto a tutto tondo degli anni Ottanta, decennio che ha ormai perso i suoi confini temporali per diventare simbolo di un’epoca, mentre ELEGIA di Morelli è ambientato e racconta la nostra epoca attuale, periodo che mai come ora porta vertigine e smarrimento, ma anche la rinnovata speranza di un nuovo inizio.
ELEGIA coreografia Enrico Morelli
musiche Frédéric Chopin, Giuseppe Villarosa
disegno luci Carlo Cerri
costumi Nuvia Valestri
voce ricitante Isidora Balberini
assistente alla coreografia Paolo Lauri
danzatori Emiliana Campo, Lorenzo Fiorito, Mario Genovese, Matilde Gherardi, Fabiana Lonardo, Alice Ruspaggiari, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa
BALLADE coreografia e regia Mauro Bigonzetti
musiche Nick Cave, CCCP - Fedeli alla linea, Leonard Cohen, Arvo Pärt, Prince, Nina Simone, Frank Zappa
disegno luci Carlo Cerri
costumi Silvia Califano
assistente alla coreografia Roberto Zamorano
maestro ripetitore Paolo Lauri
danzatori Emiliana Campo, Lorenzo Fiorito, Mauro Genovese, Matilde Gherardi, Fabiana Lonardo, Alice Ruspaggiari, Rossana Samele, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa, Leonardo Zanella
Produzione MM Contemporary Dance Company
Coproduzione Teatro Comunale di Modena
Con il sostegno di ATER Fondazione, Comune di Correggio / Centro di Documentazione Pier Vittorio Tondelli - Correggio
Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Reggio Emilia, Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, Centro Permanente Danza - Reggio Emilia
ELEGIA Persone alla ricerca della propria strada e della propria identità, accomunate dalla medesima inclusione in un periodo storico, in un’epoca come quella attuale, che porta vertigine e smarrimento. Individui che tracciano nuove traiettorie e che ricercano inedite strade per recuperare la propria rotta, in un momento di esilio dalla normalità. Un racconto di momenti e rapporti perduti, insieme alla ricerca, nella propria memoria, di immagini e paesaggi che ci erano familiari e di conforto. Un viaggio onirico per ritrovare il proprio essere ormai smarrito. Quando si pensa di non avere più nulla da perdere, la speranza di un nuovo inizio ci riporta alla scelta primaria di resistenza e lotta per la vita. Una danza corale che ci immerge in un vortice di linee e traiettorie che si incontrano e si intrecciano, in un apparente caos primordiale fino al ritorno della quiete, che porta in sé la scelta di abbandonarsi alla speranza ritrovata, in vista di una nuova rinascita. Un elogio della cura, del prestare attenzione agli altri, amplificato dalle parole tratte dalle poesie di Mariangela Gualtieri.
BALLADE, la nuova creazione di Mauro Bigonzetti per la MM Contemporary Dance Company, vuole essere un omaggio, un racconto corale, un ritratto a tutto tondo degli anni Ottanta, decennio che ha ormai perso i suoi confini temporali per diventare simbolo di un’epoca. Una narrazione per immagini musicali che recupera le sensazioni di una generazione, le sue euforie cancellate, le insensatezze collettive, “i sogni buttati a mare”, ma che nello stesso tempo rilancia anche lo stile di vita di quegli anni, i profumi della vitalità e la densa creatività artistica sperimentale che caratterizzavano una società in rapida evoluzione, che si andava trasformando via via al passo con gli impeti della condivisione e l’ansia del cambiamento.
Un lavoro allestito senza artifici, interpretato dai nove danzatori della MMCDC e cucito su una drammaturgia musicale strutturata sulle tensioni e le visioni di quegli anni, che attinge da autori diversi protagonisti di quel periodo, da Prince all’anarchica genialità di Frank Zappa, alla poesia profonda di Leonard Cohen sino all’estetica punk ed esistenziale dei CCCP. La coreografia trae anche ispirazione da una delle voci letterarie più significative dell’epoca: vuole essere un omaggio allo scrittore Pier Vittorio Tondelli, che in quegli anni operò e produsse i suoi maggiori capolavori. Attraverso una narrazione astratta, la partitura coreografica dà vita ad uno spazio della memoria e del sentimento dove l'uomo, spogliandosi del suo guscio e della corazza che lo accompagna, ritrova il suo corpo vivo e vulnerabile. Un viaggio che ci porta a scoprire il dolore, l'amore, l'abbandono e la rinascita. Un viaggio simbolico alla ricerca incessante di una nuova rinascita collettiva dove la bellezza arricchisce e guida il nostro cammino.